Sunday, September 30, 2007

Basic crepes

For 2 people (about 6 crepes)
INGREDIENTS
1 cup all-purpose flour
2 eggs
1/2 cup milk
1/2 cup water
1/4 teaspoon salt
2 tablespoons butter, melted

Friday, September 28, 2007

Non ho risposte semplici

Ho letto questo libro in cui sono raccolte alcune (sedici) interviste fatte al regista Stanley Kubrick. Le interviste coprono un arco di tempo piuttosto ampio, ed in alcuni casi alcuni concetti vengono ripetuti. Questo tuttavia non toglie alcun merito al libro, data la buona qualità di queste chiacchierate. Kubrick infatti controllava/rivedeva sempre ciò che i giornalisti scrivevano, e tale zelo/piglioleria traspare dal libro ("Gli unici modi che i giornalisti hanno a disposizione per fottermi sono citarmi in maniera errata o citarmi fedelmente"). Devo dire che il libro è piacevole, ed aiuta a mettere in luce delle idee che uno ha più o meno inconsapevolmente assorbito dai film, e che danno un forte piaceere quando se le ritrova qua (....mmm, questo l'avevo pensato anch'io... grande!). In altri casi fornisce dei punti di vista e degli spunti sui film che semplicemente sono molto diversi da quelli a cui avevo pensato. Oltre a ciò naturalmente saltano fuori aspetti della vita di Kubrick che non possono fare altro che accrescere la stima per il regista. Vabè, adesso basta e riporto i passaggi che mi hanno colpito di più.

Non riesco a riassumere con precisione a parole il significato filosofico di Orizzonti di gloria, per esempio. E' un'opera che vorrebbe coinvolgere il pubblico in un'esperienza. I film trattano di emozioni e rispecchiano la frammentarietà dell'esperienza. Quindi è fuorviante cercare di sintetizzare a parole il significato di un film. (pg.31)
Kubrick [...] prova sempre più fastidio per la barriera che esiste tra la conoscenza scientifica e il pubblico di massa. Ha fatto domande basilari agli amici, per esempio quante stelle ci sono nella nostra galassia, e ha scoperto che la maggior parte della gente non ne ha la minima idea. La risposta esatta è cento miliardi, ma al massimo la gente, con uno sforzo di fantasia, dice quattro o cinque milioni. (pg.45)
Ormai la bomba non è quasi più reale ed è diventata un'astrazione completa, rappresentata da alcune inquadrature di cinegiornale con il fungo atomico. La gente reagisce sopratutto all'esperienza diretta, non alle astrazioni: è molto raro trovare qualcuno che riesca a provare coinvolgimento emotivo per un'astrazione. (pg.57)
Uno è libero di fare tutte le speculazioni che vuole sul significato filosofico e allegorico del film (e quelle speculazioni sono indicative del fatto che è riuscito ad avvincere profondamente il pubblico), ma non ho alcuna intenzione di tracciare per 2001 un percorso verbale ideale che ogni spettatore si senta obbligato a seguire, pena il timore di non avere capito il film. (pg.80)
Direi che il concetto di Dio è l'essenza di 2001; ma non si tratta di un'immagine di Dio tradizionale, antropomorfica. [...] quelle forme di vita potrebbero essersi evolute da specie biologiche [...] a entità meccaniche immortali[...]. Le loro potenzialità sarebbero infinite e la loro intelligenza inafferrabile da parte degli umani. (pg.83)
Perchè una razza largamente superiore a noi dovrebbe prendersi la briga di danneggiarci e di distruggerci? Se una formica intelligente improvvisamente vergasse un messaggio nella sabbia ai miei piedi con scritto: "Sono un essere senziente, parliamone", ho molti dubbi che mi precipiterei a schiacciarla sotto la scarpa. (pg.86)
Se l'uomo si soffermasse davvero a pensare alla propria fine imminente e alla propria agghiacciante futilità e solitudine nel cosmo, di sicuro impazzirebbe o soccomberebbe a un annichilente senso di inutilità. Perchè, potrebbe chiedersi, deve prendersi la briga di scrivere una grande sinfonia, o darsi da fare per guadagnarsi da vivere, o persino per amare, quando non è altro che un microbo passeggero su una particella di polvere che rotea nell'inimmaginabile immensità dello spazio? (pg.110)
Comunicare in modo visivo e tramite la musica significa superare le rigide classificazioni basate sul linguaggio verbale da cui la gente non riesce a staccarsi. (pg.118)
Credo che uno degli intenti in cui 2001 è riuscito sia quello di stimolare riflessioni sul destino dell'uomo e sul suo ruolo nell'universo in persone che normalmente non prenderebbero mai in considerazionequestioni del genere. (pg.132)
La gente come Barry ha successo perchè non dà nell'occhio: non si annuncia. (pg.224)
Q: Certo lei non facilita le cose, né al pubblico né ai critici. Ha affermato di voler suscitare reazioni emotive nel pubblico. Crea delle emozioni forti, ma si rifiuta di darci risposte semplici.
A: E' perchè non ho risposte semplici. (pg.276)

Wednesday, September 19, 2007

Perchè non possiamo essere Cristiani (e meno che mai Cattolici)

Durante l'estate ho letto questo libro del matematico impertinente Piergiorgio Odifreddi, ma sono riuscito solo ora a scrivermi qualche nota a rigurardo.
Il padre Creazionismo, inconsitstenza logica delle motivazioni.
Il dio d'israele Da creatore di ogni essere vivente il dio diventa dio del solo popolo eletto; inzia la storia della "terra promessa".
I comandamenti Una nota interessante riguardo la pena di morte in Vaticano: "l'applicazione della pena è stata abolita da Paolo VI solo nel 1969 [...] Ed è solo dal 1995 [...] che il Vaticano è diventato ufficialmente abolizionista". In generale (non solo "non uccidere") tutti questi vengono sempre bene o male (prima o poi) interpretati a senso unico o piegati ad esigenze politiche/sociali/sessuofobiche.
Il figlio Inizialmente viene messa in dubbio l'esistenza di Gesù (esistenza riportata in prima battuta solo di seconda mano nelle lettere di Paolo, antecedenti ai vangeli). Ammettendo che egli sia esistito, i riferimenti storici sono solo quattro (e tutti abbastanza imprecisi). "Ironicamente, se un Gesù storico è veramente esistito, è più probabile che sia stato l'ispiratore dei concreti detti che si trovano nei vangeli, che non il soggetto degli astratti miti della sua nascita e della sua morte." A questo punto viene discussa l'aggressività della regola aurea "Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro".
Il Cristianesimo Se il buongiorno si vede dal mattino, certamente Pietro e Paolo hanno fatto si che l'avventura iniziasse nel modo giusto: "Paolo fu un mistico della peggior specie, che nelle sue supposte visioni divine trovò soltanto la giustificazione per passare da una furiosa persecuzione del Cristianesimo a un'altrettanto furiosa predicazione di un suo personale vangelo [...]". [...]lo è [l'evento] che costituisce l'elemento più importante per la sopravvivenza dei una religione: la sua connivenza col potere politico, che la trasforma da fenomeno spirituale a fattore istituzionale e le permette di integrarsi, spesso forzatamente, nel tessuto sociale di un popolo." A questo punto si fa una carrellata storica da Costantino fino a Mussolini ed i patti lateranensi. Curiosità: solo con la loro revisione nel 1984, il Cattolicesimo ha cessato di essere religione di Stato. I numeri riportati riguardo i finanziamenti (tramite 8 per mille od altra via) forniti dallo stato alla chiesa cattolica fanno semplicemente rabbrividire (sull'ordine dei nove miliardi di euro, pari a circa metà della finanziaria 2006).
Il Cattolicesimo In questo capitolo si critica la logica opportunistica delle formulazioni dottrinali (come codificate e riassunte nel catechismo). Si inizia col dogma trinitario, discusso a Nicea (325), Costantinopoli (381), e più o meno confermato successivamente. La venerazione mariana (a parte le sessuofobiche seghe mentali sulla sua verginità), è un'altra bella faccenda tirata fuori dal frigorifero solo nel 1854 e nel 1950, con la proclamazione di due nuovi dogmi mariani. Da lì in poi il cielo si sveglia ed inizia una serie di apparizioni della Madonna in giro per l'Europa. L'eucarestia (con le sue varie fasi di più o meno accettata transustanziazione et similia), ed il sacerdozio (con tutto il suo patriarcale iper-conservatorismo e sessuofobico celibato sono i successivi argomenti. I capitolo si chiude con le chicche riguardanti il purgatorio (con annesse indulgenze, ceri e giubilei), ed il Papa (con la sua infallibilità, potere politico e grottesca benemerenza).
Laici e loiciIl capitolo finale emette un (inatteso?) verdetto riguardo il Cristianesimo, arrivando addirittura a contrapporre il metodo scientifico e quello religioso.

Personalmente il libro mi è piaciuto molto. E' stato soprattutto un modo per dare sfogo a tutte le frustrazioni che uno si porta appresso quando è stato cresciuto in un acquario cattolico. Anche se a volte non lo si capisce completamente, ci è stato infuso non solo tutto un corredo di credenze che non hanno molto senso, ma anche l'innato senso di colpevolezza quando si cerca di criticarle/affrontarle metterle in dubbio o criticarle. Devo ammettere che in alcuni passaggi, il voler dimostrare che qualcosa non sta in piedi a colpi di logica mi sembra forzato, ed al di là di una discussione matura. Tuttavia penso che Odifreddi sia stato ben cosciente di questo, ma abbia voluto lasciarlo lì come una provocazione, e come un modo per vendere più copie. La parte più meritevole onestamente penso sia quella che riporta cifre e fatti riguardanti i vantaggi economici e civili di cui gode il clero in Italia. In conclusione: bravo Odifreddi, meno male che qualcuno non si fa problemi ad affrontare questi temi con un po' di razionalità ed ironia.

Tuesday, September 18, 2007

how to know which linux distribution you're running

Few ways:
dmesg
cat /proc/version
cat /etc/issue