Questo libro e' un saggio in cui l'autore sostiene la tesi per cui la Chiesa e' stata un precursore(ice) delle piu' moderne strategie di marketing. Le prove a sostegno di questa tesi sono portate non secondo un ordine cronologico che segua lo sviluppo dell'organizzazione clericale (e dei fedeli che partecipano alla vita religiosa della Chiesa), ma piuttosto evolvendo dai piu' semplici concetti di marketing verso le strategie piu' avanzate. In questo modo anche una persona che non sappia nulla di marketing, come me, viene gradualmente a conoscenza dei termini e dei concetti usati in questo campo, e li vede applicati in casi specifici. I libro e' suddiviso in 6 capitoli: [1] La Genesi (del marketing) [2] La politica di prezzo come un fattore strategico [3] Merchandising e fidelizzazione del cliente [4] P come propaganda [5] Benchmarking e tecniche avanzate [6] Lo zen e l'arte del riposizionamento.
Riporto qua alcuni dei passaggi che mi hanno colpito di piu'.
Il mercato della colpa. E per conseguire il successo, [...], occorre innanzitutto preparare accuratamente il terreno. Ad esempio, creando disagio psicologico nel target. Per ottenere questo [...] non c'e' niente di meglio del senso di debito e del senso di colpa ad esso correlato. [...] esso e' infatti strettamente funzionale alla coesione sociale attorno all'autorita'. (pg.15)
In questo senso anche i miracoli, ovvero i ``fatti'' addotti come prova d'efficacia, potrebbero essere visti come una sorta di allucinazione testuale, un'ubriacatura da eccesso di parola. E' come se venisse esaudita l'aspettativa dei fedeli che fondano le loro rappresentazioni soltanto su quanto hanno esperito attraverso il testo scritto. Un meccanismo che origine in una fase precedente alla religione, quella della magia. Hubert e Mauss erano arrivati a comprendere che ``la maggior parte della magia e' costituita dai desideri.'' [...] Ecco il punto: il ricordo diviene scrittura, e quindi realta'. E' questo il vero miracolo. (pg.51)
Ecco una grande intuizione della Chiesa che il marketing moderno non ha mai attuato: e' piu' efficace istituire sul punto vendita una forma di animazione stabile che si ripeta regolarmente secondo gli stessi dettami, rispetto alla variazione continua. (pg.75)
Il punto di vendita piu' importante della catena deve avere sontuosita' e spettacolarita' tali da suscitare sensazioni forti. [...] D'altra parte, come potrebbero trasmettere i valori del bello coloro che hanno rinunciato alla vita mondana in favore della ragione aziendale? (pg.91)
[Referendum fecondazione eterologa] il Vaticano consiglio' l'astensione dal voto. E' qui la sottigliezza. Non votare ad un referendum abrogativo produce alla fine lo stesso risultato del votare ``no'' ma in piu' c'e' il vantaggio di evitare ai fedeli il problema di dover risolvere da soli una complicata questione etica che normalmente e' gestita dalla Chiesa. (pg. 178)
Allo stesso modo, occorre comprendere che i valori che le grandi multinazionali tentano di venderci ci appartengono gia'. Ci appartengono le cose della nostra vita, come pure i valori e le parole che li descrivono. Non esiste un amore cristiano, esiste l'amore. Si puo' avere un grande rigore morale anche senza essere religiosi. La fede non puo' essere condivisa e quindi divenire oggetto di massificazione da parte del marketing, ne' essere esportata, diventare merce di scambio, motivo di persuasione degli altri. Deve restare una questione rigorosamente privata e personale. Solo cosi' aumentera' l'autocoscienza e diminuiranno i conflitti. (pg. 200)
Riporto qua alcuni dei passaggi che mi hanno colpito di piu'.
Il mercato della colpa. E per conseguire il successo, [...], occorre innanzitutto preparare accuratamente il terreno. Ad esempio, creando disagio psicologico nel target. Per ottenere questo [...] non c'e' niente di meglio del senso di debito e del senso di colpa ad esso correlato. [...] esso e' infatti strettamente funzionale alla coesione sociale attorno all'autorita'. (pg.15)
In questo senso anche i miracoli, ovvero i ``fatti'' addotti come prova d'efficacia, potrebbero essere visti come una sorta di allucinazione testuale, un'ubriacatura da eccesso di parola. E' come se venisse esaudita l'aspettativa dei fedeli che fondano le loro rappresentazioni soltanto su quanto hanno esperito attraverso il testo scritto. Un meccanismo che origine in una fase precedente alla religione, quella della magia. Hubert e Mauss erano arrivati a comprendere che ``la maggior parte della magia e' costituita dai desideri.'' [...] Ecco il punto: il ricordo diviene scrittura, e quindi realta'. E' questo il vero miracolo. (pg.51)
Ecco una grande intuizione della Chiesa che il marketing moderno non ha mai attuato: e' piu' efficace istituire sul punto vendita una forma di animazione stabile che si ripeta regolarmente secondo gli stessi dettami, rispetto alla variazione continua. (pg.75)
Il punto di vendita piu' importante della catena deve avere sontuosita' e spettacolarita' tali da suscitare sensazioni forti. [...] D'altra parte, come potrebbero trasmettere i valori del bello coloro che hanno rinunciato alla vita mondana in favore della ragione aziendale? (pg.91)
[Referendum fecondazione eterologa] il Vaticano consiglio' l'astensione dal voto. E' qui la sottigliezza. Non votare ad un referendum abrogativo produce alla fine lo stesso risultato del votare ``no'' ma in piu' c'e' il vantaggio di evitare ai fedeli il problema di dover risolvere da soli una complicata questione etica che normalmente e' gestita dalla Chiesa. (pg. 178)
Allo stesso modo, occorre comprendere che i valori che le grandi multinazionali tentano di venderci ci appartengono gia'. Ci appartengono le cose della nostra vita, come pure i valori e le parole che li descrivono. Non esiste un amore cristiano, esiste l'amore. Si puo' avere un grande rigore morale anche senza essere religiosi. La fede non puo' essere condivisa e quindi divenire oggetto di massificazione da parte del marketing, ne' essere esportata, diventare merce di scambio, motivo di persuasione degli altri. Deve restare una questione rigorosamente privata e personale. Solo cosi' aumentera' l'autocoscienza e diminuiranno i conflitti. (pg. 200)
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